il "San Sebastiano" di Sebastiano Leta

[Giuseppe Sirni]

Gentili amici,
voglio riprendere il discorso dell'articolo di Giuseppe Ciccia sulla scultura di Sebastiano Leta che ha tanto scandalizzato alcuni mistrettesi.
La vicenda l'ho vissuta in prima persona, poichè a Sebastiano mi lega una grande e fraterna amicizia.
La scultura era stata collocata inizialmente a destra, tra l'altare maggiore e quello laterale.
Non vi ripeto le frasi volgari pronunciate da uno dei tutto fare che ruota intorno alla festa, per commentare l'opera. Naturalmente volete che lo stesso clero non abbia detto la sua? Per non andare contro ai "tutto fare", ha "suggerito" a Sebastiano di spostare la scultura ancora più a destra, meno si sarebbe vista....
Arrivati a questo punto, Sebastiano Leta ha deciso di rimuovere la statua. non aveva più senso. io aggiungo che sarebbe stato come "dare le perle ai porci".
Chi ha "rifiutato" quell'opera, si è fermato solo ad una cosa: al sesso, forse perchè nella sua piccola testolina c'è solo quello.
Non ha capito, che Sebastiano aveva interpretato in maniera nuova e inedita il martirio del nostro patrono. Invece di propinarci la solita scena splatter, di un giovane appeso ad un albero infilzato dalle frecce, ha raffigurato il santo quando tutto era finito. Oltretutto bisogna ricordare che san Sebastiano non è morto per le frecce, ma dopo essere stato curato da Irene e aver fatto ritorno al cospetto di Diocleziano, venne ucciso a bastonate.
Il santo è riverso a terra, nudo, di una nudità innocente, pura. su di lui la mano dell'angelo che gli porge un ramo di palma, (e non la penna...) simbolo del martirio (la palma è realizzata con una foglia d'argento). Tutto mi fa pensare, tranne che al sesso o a qualcosa di sporco. Io, come tante persone sane, ho visto un giovane ormai senza vita che ha accettato il martirio in maniera serena, serenità che riesce a trasmette a chi guarda.
Sarebbe stato facile "arruffianarsi" il pubblico riproducendo il solito san Sebastiano. Mistretta è piena di esempi di questo tipo, di artisti che non fanno altro rifilare al pubblico la solita minestra riscaldata. contenti loro....

[miri]

A me la statua piace. Devo dire che la trovo delicata e per nulla volgare. Mi limito a complimentarmi con l’autore; quanto ai perbenisti pudichi che si sono scandalizzati preferisco tacere. Aggiungo soltanto che se imparassimo a guardare appena un po’ oltre il nostro naso eviteremmo di prendere lucciole per lanterne!!

Miriam Di Salvo